NFT | Cosa sono e le cinque macrocategorie

Initiate
Di Andrea Ferrario
1 Novembre 2021

Indice

Un "NFT", anche denominato “Non-Fungible Token”, è un asset digitale unico associato ad un token contenuto in uno smart contract. In questo articolo vengono approfondite le diverse tipologie di NFT e il loro legame con la blockchain.

1 – Definizione NFT

Partiamo con la definizione di NFT, anche detto “Non-Fungible Token”.

Per NFT si intende un asset digitale associato ad un token contenuto in uno smart contract.

Per semplificare il concetto, questo token non è altro che un’informazione digitale, come un certificato.

Qualunque tipo di file può essere associato a uno di questi token, permettendo quindi di registrarli all’interno della blockchain come asset unici e impossibili da replicare.

È questo quindi ciò che lo rende unico, l’impossibilità di poter sostituire un NFT in modo identico con un altro bene. Mentre tutti i soldi, le banconote, ma anche i bitcoin, sono considerati fungibili poiché due persone possono scambiarsi la stessa quantità di questi assets ed entrambi avranno lo stesso valore iniziale, gli NFT sono impossibili da scambiare in modo identico e non hanno quindi un valore unico che li accomuna.

Questi asset non possono essere falsificati perché la blockchain registra tutte le transazioni all’interno di essa, creando una sorta di archivio in cui sono contenute tutte le informazioni riguardo agli asset.

Gli NFTs possono essere creati in singola edizione, quindi 1/1, oppure in più edizioni dello stesso.

Ad esempio, se io volessi creare un NFT da 25 edizioni, l’NFT verrà creato come una copia di sé stesso per 25 volte e all’interno di ogni certificato digitale sarà inserito il numero dell’edizione che gli corrisponde. È come se fosse un unico NFT con 25 edizioni dello stesso, come quando vengono create delle macchine o altri beni in edizione limitata.

Etherscan
NFT example

Quello riportato in figura è un esempio di NFT creato sulla rete Ethereum.

È possibile vedere il marketplace in cui è stato creato (in questo caso Foundation, FND), l’indirizzo dello smart contract della collezione, il numero di transazioni effettuate e gli indirizzi wallet coinvolti in esse.


2 – Tipologie NFT

Esistono varie categorie di NFTs, create con gli anni e con la sperimentazione degli utenti. Possiamo suddividerle in cinque macrocategorie:

  • Opere artistiche: suddivise poi in varie sottocategorie, come illustrazioni, opere 3D, sculture digitali, ecc;
  • Asset digitali: comprendono i contenuti di un videogioco, quali skin, armi e armature, oppure lands di un metaverso, beni immobiliari digitali, avatar e così via;
  • Asset fisici: oggetti in forma fisica che possono essere case, auto, mobili, vestiti, scarpe, ticket per concerti, in sostanza sono tutti oggetti che esistono nella realtà e che vengono certificati digitalmente tramite gli NFT (l’esempio più concreto è quello di StockX che vedremo nel dettaglio in un’altra lezione);
  • Collezionabili: anche se questi sono dei veri e propri asset digitali, possono essere considerati degli NFT trasversali, poiché molti progetti collezionabili hanno dei vantaggi per i possessori, che possono essere skin uniche in un metaverso, sconti per beni nella realtà, ticket esclusivi per eventi e così via;
  • Royalties: questa è una categoria in forte crescita nel settore musicale poiché permette agli artisti di poter vendere degli NFT di una loro canzone o un loro album e di “regalare” con essi una percentuale delle royalties guadagnate tramite lo streaming musicale.

Ora parliamo un po’ di storia.

Gli NFT sono stati creati nel 2014, il primo, chiamato Quantum, era una semplicissima immagine digitale creata in computer grafica da Kevin McCoy.

Ma il fenomeno degli NFT iniziò a diffondersi con la creazione di OpenSea nel 2017, il primo marketplace di NFT sulla rete di Ethereum, la più utilizzata. OpenSea è sostanzialmente un sito web in cui le persone possono collegarsi con il proprio wallet Ethereum e comprare e vendere NFT da altri utenti.

Per dare qualche numero, nel 2021 OpenSea ha registrato oltre mezzo milione di utenti attivi e oltre 8 miliardi di dollari di volume di scambi.

La categoria più estesa al momento è quella artistica che ha al suo interno un’infinità di sottocategorie: fotografie, dipinti, opere 3D, arti digitali, sculture digitali, canzoni, video, film e chi più ne ha più ne metta.

Questa categoria detiene attualmente il record per la vendita più alta al controvalore in dollari della storia, ottenuta dall’artista Beeple per “The first 5000 days”, un’opera gigantesca che raccoglie il suo progetto di creare un artwork al giorno per 5000 giorni. È stata venduta all’asta per 69 milioni di dollari.


3- Pro e contro degli NFT

Gli NFT quindi, certificano l’autenticità di un oggetto e la cosiddetta digital ownership, perciò ogni tipo di documento può diventare un NFT in modo rapido e diretto, senza passare da enti statali o scartoffie burocratiche.

Il problema del copyright però è ancora molto presente, poiché è facile usare qualunque tipo di immagine di cui non abbiamo i diritti d’autore e certificarla tramite NFT. C’è da dire però che, grazie al controllo con profili social verificati e ufficiali, è possibile riconoscere un account vero da uno fake.

Esiste poi il problema della fluttuazione di mercato del valore della valuta. Vendere e comprare NFT sulla rete Ethereum mentre il valore di ETH scende del 50% in 6 mesi (come accaduto nel 2021) non è sostenibile per aziende che vogliono entrare nel mondo crypto e dei metaversi.

Ci sono però assolutamente degli aspetti positivi riguardo questo tipo di tecnologia. Primo tra tutti è l’appoggio agli smart contracts, un’altra tecnologia di questo settore che tutela maggiormente i creators e i compratori.

Uno smart contract è una sorta di programma eseguibile su blockchain che può essere usato per definire delle condizioni specifiche, ad esempio stabilendo che una percentuale di royalties del prezzo delle rivendite di un’opera vada all’artista.

Gli smart contracts permettono trasparenza e maggior visibilità sui beni, dalla creazione ai passaggi di mano tramite le rivendite, potendo scoprire quale wallet lo ha posseduto e per quanto tempo.

Autore: Andrea Ferrario

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