Meta | Cos’è il metaverso e come sarà in futuro

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Di Andrea Ferrario
9 Gennaio 2022

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Con l’annuncio del 28 ottobre in cui il nome dell’azienda Facebook cambia in Meta, Zuckerberg ha ufficialmente dato il via al progetto del Metaverso. Ma che cosa rappresenta per noi utenti questo cambiamento?

Con l’annuncio del 28 ottobre in cui il nome dell’azienda Facebook cambia in Meta, Zuckerberg ha ufficialmente dato il via al progetto del Metaverso.

Un progetto ambizioso che diventa più realistico giorno dopo giorno. Ma che cosa rappresenta per noi utenti questo cambiamento?

Attualmente? nulla. Nel futuro? Potrebbe cambiare le nostre vite.

Il Metaverso creerà un secondo mondo accessibile a tutti con possibilità e espansioni infinite. Questo secondo mondo, afferma Zuckerberg, sarà 3D, sfrutterà le tecnologie VR (in collaborazione con la tecnologia di Oculus) e avrà come scopo principale quello di unire le persone, di creare spazi sociali, di poter partecipare ad eventi come concerti o esposizioni, di poter giocare, guardare film insieme, di fare shopping in compagnia per negozi. Sarà un vero e proprio open world con infinite possibilità di sviluppo e integrazioni.

Tra le prime caratteristiche annunciate sono presenti diversi settori e tecnologie in cui Meta si specializzerà:

  • Gli NFT avranno un ruolo chiave all’interno di Meta. Saranno alla base di questo mondo permettendo di poter personalizzare avatar, oggetti, libri, vestiti, case e tanto altro.
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  • Parlando di case, una delle novità principali sarà la possibilità di personalizzare l’hub d’ingresso di Meta con diversi modelli di case e appartamenti, con possibilità di creare la propria in futuro. All’interno di queste case potremo tenere quadri, NFT, video, film, libri, videogiochi, mobili.
  • Tutti gli oggetti nella realtà potranno essere trasformati e accessibili all’interno di Meta e viceversa. Infatti ci sarà la possibilità di poter portare in modalità realtà virtuale oggetti del metaverso all’interno del mondo reale.
  • Il mondo del lavoro avrà la possibilità di portare le connessioni sociali e gli ambienti degli uffici all’interno di questo universo, con account Oculus lavorativi e occhiali VR in modo da poter lavorare da remoto senza perdere le interazioni sociali con i colleghi e con ulteriori possibilità quali ologrammi anziché semplici videochiamate e tanto altro.

Avrà inoltre integrazioni con le app attuali di Meta, quali Facebook, Instagram, Whatsapp e Oculus, che in futuro saranno sempre più integrate l’una con l’altra.

Per i più esperti tutti questi annunci non sono poi una così grossa notizia, poiché molte altre aziende hanno già messo piede in questo nuovo settore inesplorato.

Decentraland è il progetto “pioniere”, poiché è probabilmente il primo metaverso ad essere stato lanciato ufficialmente con un’utenza attiva in forte crescita e svariati sponsor ed eventi all’interno del loro metaverso. Come detto, è già accessibile a tutti ed offre un’esperienza incredibile in costante aggiornamento.

Sandbox, secondo più grande competitor, è ancora in sviluppo, con grosse parti del progetto già lanciate, tra cui il marketplace di NFT e il creator di essi, aperto a tutti.

Questi due ovviamente sono gli esempi più famosi e attualmente più avanti nello sviluppo rispetto a tanti altri. Ci sono titoli che al momento sono stati solo annunciati ma che sulla carta potrebbero portare grandi innovazioni all’interno di questo settore: Star Atlas e Cornucopias sono solo alcuni degli altri progetti in via di sviluppo nei prossimi anni.

La sfida che si è posta Meta è quindi sempre meno distopica e sempre più vicina alla realtà.

Attualmente stanno lavorando a guanti sensoriali per permettere agli utenti di poter toccare letteralmente con mano gli oggetti all’interno del Meta e ad occhiali smart in collaborazione con RayBan per facilitare l’ingresso nel Meta senza dover indossare ingombranti visori VR per le azioni meno impegnative.

Ciò che vogliono creare è un collegamento diretto tra il Meta e la realtà, unendo i due mondi le persone avranno modo di non escludersi dalla realtà quando entreranno all’interno di Meta.

Autore: Andrea Ferrario

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