Partiamo con la definizione di DAO, “Decentralized Autonomous Organization“, ovvero un’organizzazione decentralizzata di persone in cui il controllo della stessa è nelle mani di coloro che partecipano.
Sono solitamente basate su degli smart contracts, in modo da avere un governance token per poter votare sulle decisioni future dell’organizzazione.
È quindi possibile associarlo a un modello di business innovativo, in cui non esistono capi in un’azienda e si decide tutti insieme.
Molto spesso l’impatto di un voto di una persona dipende anche dalla meritocrazia di quella persona, da quanto ha partecipato all’interno della DAO e dalla sua utilità all’interno della stessa.
Storia delle DAO
Il modello di DAO non nasce a caso, bensì deriva dalla prima DAO, creata sulla rete di Ethereum e aveva il compito di creare un fondo per supportare nuovi progetti nel mondo cripto, scegliendo quindi i più meritevoli con votazioni interne.
La DAO però non finì bene, poiché nel 2016 un hacker riuscì a manomettere il codice in modo da poter trasferire i fondi raccolti sul proprio wallet (quasi 70 milioni di dollari al tempo).
Questo diede vita ad una rivoluzione all’interno di Ethereum, creando un hard fork per risolvere questo problema e creando così l’Ethereum che conosciamo oggi, lasciandosi alle spalle Ethereum Classic.
Da quell’evento non si è più vista una DAO così conosciuta fino al 2020, anno del boom della DeFi che portò a galla nuovi progetti innovativi, riprendendo questo modello di business.
Tipi di DAO
Ora come ora esistono diversi tipi di DAO, vediamoli nel dettaglio:
- Progetti cripto: se basati su una governance decentralizzata dove i possessori dei token hanno la possibilità di votare, allora possono essere considerati DAO;
- Fondi d’investimento: prendendo in esempio la vecchia DAO di Ethereum, votando quindi per l’assegnazione di fondi per investire in progetti innovativi;
- Collezionismo/NFT: per creare gallerie d’arte e fondi d’investimento per supportare categorie specifiche di artisti.
Constitution DAO
Uno degli esempi più eclatanti e famosi degli ultimi mesi è la Constitution DAO, creata con l’unico scopo di aggiudicarsi all’asta una delle 12 copie rimaste della costituzione americana.
Creata nel giro di poche settimane, sono riusciti a raccogliere 50 milioni di dollari in Ethereum e a partcipare all’asta, raggiungendo delle bids pari a 41 milioni di dollari.
Purtroppo, a causa dei costi di trasporto e di commissioni della casa d’aste, non hanno potuto continuare.
Ora, tutti coloro che hanno messo soldi per la causa, hanno la possibilità di riprendere la loro porzione di investimento ed uscirne, oppure lasciare i soldi per progetti o acquisti futuri.
Altri esempi di DAO
- Flamingo DAO: collettivo di 64 investitori e collezionisti d’arte. Hanno messo insieme un capitale comune pari a 7920 ETH. I partecipanti hanno quindi la possibilità di inviare soldi, votare per quale pezzo d’arte comprare e avere un accesso diretto alla collezione comune della DAO.
- Maker DAO: è una banca decentralizzata in grado di creare prestiti in ETH e quindi mantenere debiti con i loro partecipanti. Il funzionamento consiste nel depositare una certa quantità di ETH e nel metterla in blocco all’interno della ‘banca’ chiamata CDP (Collateralized Debt Position). In seguito, gli utenti possono richiedere prestiti nella stablecoin della DAO stessa, chiamata DAI.
Il futuro
Le DAO stesse sono un po’ uno sguardo al futuro.
Avranno un ruolo chiave nel Web3 e sempre più DAO vengono create ogni giorno, aumentando quindi la visibilità e la conoscenza di questo tipo di business.
Permettono infatti di rimanere anche del tutto anonimi all’interno di un’azienda e di essere definite come una identità collettiva.
Potranno avere anche un ruolo importante anche nel settore gaming, in cui i giocatori con più ore di gioco o con più valuta del gioco potranno decidere su aggiornamenti futuri, collaborazioni e tipi di attività, creando così un collegamento diretto di feedback tra team di sviluppo e community.