Dogecoin (DOGE)

Pro

Criptovaluta del web

Dogecoin è nata con l’obiettivo di diventare la criptvaluta del web e, nel corso del tempo, si è sviluppata in questa direzione, creando una community molto fidelizzata che ha utilizzato Dogecoin come valuta per finanziare eventi attraverso iniziative di crowdfunding

Promossa da personaggi di rilievo

Da poco tempo si è riattivata la Dogecoin Foundation, che vede coinvolto, tra gli altri, anche Vitalik Buterin. Inoltre Elon Musk sta ricoprendo un ruolo di sempre maggior rilievo nello sviluppo della criptovaluta.

Algoritmo Scrypt

Dogecoin ha ripreso l’algoritmo Scrypt da Litecoin. Inizialmente era interessante l’utilizzo di questo algoritmo, perché rendeva difficile la creazione di hardware ASICs, mettendo dei grandi limiti alla centralizzazione dell’hashing power e quindi permettendo di avere una maggiore decentralizzazione del mining.

Blockchain leggera

La blockchain di Dogecoin è particolarmente leggera, visto l’esiguo peso di ogni blocco (25 Kb), il che permette a chiunque di installare un full node, senza particolari requisiti hardware.

Contro

Volatilità molto elevata

Dogecoin è particolarmente volatile, specie quando intervengono pubblicamente personaggi di rilievo, come Elon Musk, in grado di determinare grandi aumenti o abbassamenti di prezzo.

Esistono hardware ASICs per Scrypt

Nonostante gli intenti iniziali, col passare degli anni sono stati creati hardware ASICs per Scrypt, col risultato di una maggior centralizzazione del mining.

Meme-coin

Dogecoin è una meme-coin, sempre in bilico tra la serietà e la scherzosità, con tutto ciò che questo comporta.

Indice

Storia

Dogecoin è celebre per essere stata la prima meme-coin, espressione con cui si fa riferimento a quelle criptovalute nate da meme diffusi su internet oppure semplicemente con intenti umoristici.

Creata da Billy Markus, programmatore di IBM a Portland, e Jackson Palmer, del dipartimento di marketing di Adobe a Sidney, Dogecoin è nata con un intento scherzoso, come presa in giro delle criptovalute più celebri, in primis Bitcoin, e delle speculazioni selvagge che le vedevano protagoniste.

Allo stesso tempo però, Dogecoin è nata con l’intento di creare una criptovaluta che potesse raggiungere un più vasto bacino d’utenza, diventando la criptovaluta del web, come spiegheremo meglio in seguito.

Palmer, incoraggiato su Twitter da uno studente del Front Range Community College, decise di creare una criptovaluta scherzosa, che nascesse da uno dei meme più famosi del 2013; comprò il dominio “dogecoin.com” e sviluppò uno splash screen con il logo della criptovaluta e delle scritte in Comic Sans.

Dall’altra parte del mondo, Markus, che stava cercando di programmare una nuova criptovaluta, scoprì casualmente il sito di Palmer, linkato in una chat room, e decise di mettersi in contatto con lui[1].

Poco tempo dopo l’infrastruttura venne completata e Dogecoin venne lanciata il 6 dicembre del 2013.

Ricevette fin da subito un ottimo riscontro, con milioni di visite al sito. Pochi giorni dopo, il 19 dicembre 2013, Dogecoin vide un aumento di quasi il 300% in 72 ore per poi crollare poco dopo dell’80%, dimostrando fin da subito una grande volatilità.

Nonostante sia nata come scherzo, in poco tempo ha suscitato sempre più interesse, diventando una delle criptovalute più conosciute, con un market cap di quasi 17 miliardi di dollari[2].

Come funziona

La criptovaluta del web

La storia di Dogecoin è intrecciata a quella del web degli ultimi 10/15 anni e per essere compresa a pieno deve essere spiegata la sua origine.

Tutto nasce da un video[3] estratto da Homestar Runner[4], una serie di video comici, in cui uno dei personaggi chiamava un cane “doge”.

Da qui il termine venne ripreso su Reddit e Tumblr[5], entrando a far parte dello slang del web, in particolare associato a immagini di cani di razza Shiba Inu.

Nel 2010, Atsuko Sato, una maestra delle scuole materne, postò sul suo blog la foto del suo cane, uno Shiba Inu chiamato Kabosu[6].

L’immagine entrò presto a far parte della cultura del web, diventando un meme.

In questa tipologia di meme, detti Doge meme, venivano associate immagini di cani a scritte in Comics Sans.

Si capisce dunque lo stretto legame che, fin dalla nascita, intercorre tra Dogecoin e la cultura del web.

Come già detto, Palmer riprese questo meme, sia l’immagine dello Shiba Inu che le scritte in Comic Sans e con questi elementi costruì inizialmente il sito.

Dopo la nascita, si diffuse soprattutto attraverso il passaparola, in particolare su Reddit, in cui venne a crearsi una vera e propria community di affezionati, che è andata a ingrandirsi con gli anni.

La community di Reddit è ancora presente[7] e si sono poi aggiunti altri canali, come Discord[8].

Oltre a essere nata da un meme, Dogecoin ha basato parte della sua fama proprio su una forma di comunicazione che fa leva su modalità tipiche del web, su tutti va citato uno dei meme più utilizzati dalla community, il celebre “To the Moon!”, che allude alle grandi speranze riposte dagli affezionati in Dogecoin e in una sua futura crescita di valore.

Non si deve però sottovalutare il fenomeno, perché, con il passare del tempo, l’importanza di Dogecoin è cresciuta sempre di più, arrivando a interessare personaggi di rilievo, tra i quali va citato senza dubbio Elon Musk che, con i suoi Tweet a favore di Dogecoin, ha fatto decollare il prezzo della criptovaluta.

Vicende apparentemente farsesche e comiche, si intersecano con eventi particolarmente rilevanti, arrivando, per fare un esempio, alla notizia di Elon Musk che, con la sua SpaceX, ha inviato sulla luna una moneta su cui è stato stampato il logo di Dogecoin[9].

Per non parlare poi di quanto i tweet di Musk, scherzosi o meno, abbiano conseguenze serie sull’andamento della criptovaluta.

Ma il legame di Dogecoin con il web non finisce qui. La criptovaluta ha trovato utilizzo in varie iniziative di crowdfunding, portate avanti dalla sua community, che vanno dalla sponsorizzazione di un pilota di NASCAR[10] al finanziare il team di bob giamaicano, permettendogli di partecipare alle olimpiadi invernali di Sochi, in Russia, nel 2014, come omaggio al film Cool Runnings del 1993[11].

Un legame, quello con il web, difficile da comprendere per chi si approccia a questo mondo, perché unisce il mondo finanziario (ricordiamo che il market cap di Dogecoin è di 17 miliardi di dollari) alla cultura del web, rendendo difficile capire quanto si tratti di una cosa seria e quanto invece di uno scherzo.

Chiudiamo il capitolo con una notizia abbastanza recente, quella di Tesla che ha iniziato ad accettare i pagamenti in Dogecoin[12].


Bitcoin, Litecoin e Dogecoin: differenze e similitudini

La struttura di Dogecoin è stata basata su quella di una criptovaluta già esistente, LuckyCoin[13], basata a sua volta sulla più nota Litecoin[14] che nasceva come fork di Bitcoin Core.

La struttura di Dogecoin dunque è molto simile a quella di Bitcoin, con però le modifiche apportate dal dipendente di Google Charlie Lee, che poi sarebbe diventato Engineering Director di Coinbase, con la sua Litecoin.

Essendo totalmente open-source su GitHub, il client di Litecoin, pubblicato il 7 ottobre 2011, venne utilizzato come base per realizzare la meno fortunata Luckycoin e poi per Dogecoin.

L’innovazione principale di Litecoin fu quella del cambiamento apportato all’algoritmo di consenso, sempre un algoritmo di tipo Proof of Work, non più basato sull’algoritmo di hash SHA-256 bensì su Scrypt. Entreremo nei dettagli di questo algoritmo nel prossimo capitolo.

Nonostante tutte le criptovalute citate siano molto simili a Bitcoin, partendo dal suo codice, vi sono delle differenze che vale la pena sottolineare.

Ci concentreremo su queste differenze, lasciando perdere il resto, per il quale rimandiamo all’overview di Bitcoin (anche sul GitHub di Dogecoin viene specificato di fare riferimento alla documentazione di Bitcoin Core[15]).

Per prima cosa cambia il tempo medio di finalizzazione dei blocchi, che passa dai 10 minuti di Bitcoin ai 2,5 di Litecoin, arrivando ai 60 secondi di Dogecoin.

Cambia inoltre la dimensione dei blocchi, passando da 1 MB in Bitcoin a 25KB in Litecoin a 10KB in Dogecoin.

Altra differenza fondamentale riguarda il riaggiustamento della difficoltà dei target per il mining dei blocchi, che in Bitcoin avviene ogni 2016 blocchi, mentre in Dogecoin avviene a ogni blocco.

Riguardo alla supply delle tre criptovalute, Litecoin aveva esteso i 21 milioni di Bitcoin a 84 milioni.

I creatori di Dogecoin hanno optato invece per una supply illimitata, che caratterizza la criptovaluta come inflattiva, a differenza di Bitcoin che è nata proprio per combattere l’inflazione, introducendo il meccanismo della scarsità[16].

Nonostante la scelta iniziale fosse di una supply massima di 100 miliardi di Dogecoin, la scelta è poi ricaduta su un’”inflazione deterministica” che procede con 10000 nuovi Dogecoin per ogni blocco minato (quindi ogni minuto), con il risultato di 5 miliardi di nuovi Dogecoin ogni anno.


Algoritmo di consenso e hardware

Veniamo dunque ai dettagli riguardanti l’algoritmo di consenso adottato da Dogecoin.

Come detto, Markus e Palmer copiarono il codice di Litecoin e da questo ripresero anche l’algoritmo di consenso, che era un algoritmo Proof of Work basato sulla funzione di hash Scrypt.

L’algoritmo Scrypt venne ideato nel 2009 da Colin Percival con l’intento di rendere più difficile la realizzazione di hardware ASICs, ovvero hardware studiato appositamente per la risoluzione di queste funzioni.

In Bitcoin, infatti, il mining era iniziato con le CPU, superate poi dalle GPU, a loro volta soprassate dall’hardware ASICs che, di fatto, ha reso impossibile minare per chi non lo possiede.

Ciò ha avuto come conseguenza una riduzione della decentralizzazione dell’hashing power, perché tutto il gruppo di chi minava con le GPU si è trovato escluso, non potendo competere con chi possedeva ASICs.

L’algoritmo Scrypt è stato ideato per rendere più difficile la realizzazione di hardware ASICs, in tempi non sospetti, perché nel 2009 Bitcoin era ancora in fase embrionale.

Una versione semplificata dell’algoritmo Scrypt venne utilizzata da Tenebrix e Fairbrix e in seguito da Litecoin.

Va sottolineato che Scrypt in realtà usa diverse funzioni di hash, tra cui proprio SHA256, però richiede una maggior quantità di RAM rispetto all’algoritmo usato da Bitcoin, in modo da rendere più costoso l’hardware specifico, tentando così di limitare l’accentramento di potere computazionale.

Un’altra ragione per cui Lee utilizzò Scrypt per Litecoin, fu il fatto di non far entrare in competizione la sua criptovaluta con Bitcoin, permettendo ai miner di minarle entrambe contemporaneamente.

Lo scopo era quello di far bastare la CPU per il mining di Litecoin.

I creatori di Dogecoin, intenzionati a realizzare la criptovaluta del popolo, che sarebbe andata, almeno nelle intenzioni, a coinvolgere un maggior bacino di utenza, optarono per Scrypt in modo da rendere il mining accessibile a tutti.

Con il passare del tempo però, arrivarono hardware ASICs anche per Scrypt.

Nel 2017 arrivò l’Innosilicon A4+ LTCMaster[17], nel 2018 l’azienda FutureBit iniziò a vendere il MoonLander[18], che prese il nome dal meme “to the moon” usato dalla comunità di Dogecoin.

Per quanto riguarda le ricompense che si ottengono dal mining, una peculiarità di Dogecoin era il fatto che le ricompense fossero randomiche, entro un minimo e un massimo che cambiava col progredire dei blocchi:

Altezza bloccoRicompense Mining
1 – 1000000 – 1000000 DOGE
100001 – 2000000 – 50000 DOGE
200001 – 3000000 – 250000 DOGE
300001 – 4000000 – 125000 DOGE
400001 – 5000000 – 62500 DOGE
500001 – 6000000 – 31250 DOGE
600001 +10000 DOGE

In seguito però si preferì una ricompensa fissa di 10000 Dogecoin per blocco[19].


Governance

Per quanto riguarda la governance di Dogecoin, va detto innanzitutto che, quando venne lanciata la criptovaluta, nel 2014, i membri del team di sviluppo crearono anche la Dogecoin Foundation, con lo scopo di “fornire governance e supporto per il progetto Dogecoin”[20].

Dopo un primo periodo di attività, tuttavia, la fondazione divenne sempre meno operativa fino a essere abbandonata.

Nel 2021 la Dogecoin Foundation si è riattivata ed è stata arricchita di nuovi membri, tra i quali compare anche Vitalik Buterin, il creatore di Ethereum.

Sul sito della fondazione viene specificato come Dogecoin sia una criptovaluta “community-driven, consensus based e open-source”[21] e che le direzioni future del progetto vengono prese in base ai vari progetti che la comunità crede siano migliori, una “currency of the people, for the people e by the people”.

Insomma, nonostante la presenza di una fondazione, si rimarca la natura decentralizzata di Dogecoin, non dominata da regole rigide ma dalla partecipazione della community.

Ad agosto 2021 è stato creato un manifesto di Dogecoin[22] che è stato fatto firmare su Twitter e che ha riscosso un gran successo.

La fondazione ha elaborato una roadmap dei principali cambiamenti che Dogecoin vedrà in futuro, a partire dal wallet.

doge_6

Il software di Dogecoin, completamente open-source, si può trovare su Github[23], dove si può anche trovare una sezione in cui si può contribuire allo sviluppo di Dogecoin, proponendo idee e partecipando a discussioni[24]. Vi sono poi vari gruppi Reddit della community, tra cui quello degli sviluppatori[25].

In ogni caso, come specificato sulla guida per i contributori[26], ogni cambiamento al protocollo di Dogecoin deve essere approvato dai miners. Sono loro infatti che devono installare le nuove versioni del protocollo di consenso, installandole sui propri nodi. Nessuno può obbligarli a farlo.


Note

[1] https://web.archive.org/web/20150906080317/http://www.ibtimes.co.uk/what-dogecoin-meme-that-became-hot-new-virtual-currency-1429847

[2] https://coinmarketcap.com/currencies/dogecoin/markets/

[3] https://www.youtube.com/watch?v=tLSgRzCAtXA

[4] https://en.wikipedia.org/wiki/Homestar_Runner

[5] https://knowyourmeme.com/memes/doge

[6] https://www.theverge.com/2013/12/31/5248762/doge-meme-rescue-dog-wow

[7] https://www.reddit.com/r/dogecoin/

[8] https://discord.com/invite/dogecoin

[9] https://www.indiatoday.in/technology/news/story/elon-musk-is-literally-sending-dogecoin-to-the-moon-names-new-satellite-doge-1-and-it-is-paid-for-in-doge-1800732-2021-05-10

[10] https://www.theguardian.com/technology/2014/mar/27/nascar-dogecoin-sponsor-josh-wise-talladega-superspeedway

[11] https://www.theguardian.com/technology/2014/jan/20/jamaican-bobsled-team-raises-dogecoin-winter-olympics

[12] https://www.bbc.com/news/business-60001144

[13] https://github.com/LuckycoinFoundation/Luckycoin

[14] https://litecoin.com/en/

[15] https://github.com/dogecoin/dogecoin#usage-

[16] https://www.gfinityesports.com/cryptocurrency/dogecoin-how-many-coins-in-circulation-is-there-a-cap/

[17] https://www.asicminervalue.com/miners/innosilicon/a4-ltcmaster

[18] https://shop.futurebit.io/products/moonlander-2-usb-stick-asic-miner-for-scrypt-algorithm-cryptocurrencies?variant=8651174445171

[19] https://github.com/dogecoin/dogecoin/pull/313#issuecomment-37148932

[20] https://foundation.dogecoin.com/about/

[21] https://foundation.dogecoin.com/trailmap/prologue/

[22] https://foundation.dogecoin.com/manifesto/

[23] https://github.com/dogecoin/dogecoin

[24] https://github.com/dogecoin/dogecoin/discussions

[25] https://www.reddit.com/r/dogecoindev/

[26] https://github.com/dogecoin/dogecoin/blob/master/CONTRIBUTING.md#decision-making-process

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